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Immagine del redattoreAnna Rossini

Diamo un nome alle emozioni!

Brunello il pipistrello


Grafica e illustrazioni di questa bella storia di Alessia De Falco e Matteo Princivalle sono d'impatto e attraenti, chiaro ed esaustivo corredo di un buon libro illustrato bene.

Il testo è ben scritto (ottime la metrica e le rime) e le parole sono scelte con il criterio della semplicità e della chiarezza; è sicuramente fruibile anche da bambini molto piccoli (io direi dai 2 anni in su) o oltre i 7 anni con problemi di concentrazione e comprensione;

Non è un albo perché le immagini raccontano senza portare oltre la storia, ma la seguono e la completano in modo particolarmente accattivante.

Il testo è inclusivo nella sua semplicità e offre molte connessioni con la vita dei bambini (e anche con altri testi, echeggia forte il Gruffalò, con le sue sequenze narrative immaginifiche e nel finale, dove in entrambe le storie c'è un inaspettato salto risolutore).

Questa storia, che racconta le avventure di un piccolo pipistrello intraprendente, può risuonare nelle esperienze quotidiane dei bambini che si affacciano sul mondo e dare loro le parole per esprimere le emozioni che provano, uscendo dal nido familiare o quando si possono essere sentiti sbagliati, aiutandoli a farne occasione per trovare soluzioni.


Una vera chicca, infatti, sono i commenti di Cuorfolletto, il personaggio extrastoria trasversale alla collana, che portano l'attenzione sulle emozioni provate dai personaggi in ogni pagina, in un modo quasi da ipertesto: vengono esplicitate con termini chiari e semplici, con ottime scelte di grafica e di linguaggio, e aiutano i bambini a riconoscerle.


Io l'ho proposto ai miei alunni di terza che lo hanno trovato molto carino e ne hanno scritto la loro personale recensione usando lo schema a Y (impressioni/ connessioni /domande)





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